Elezioni e Governi.

E che dire di quei rosiconi di quella sinistra italiana, sempre pronti a scannarsi tra loro perché sono loro più a sinistra mentre gli altri sono solo delle destre travestite? A giudicare dal numero di liste, partiti, movimenti, a sinistra, in Italia, ci sono più dirigenti che votanti. Sempre pronti a scaricare le responsabilità delle loro trovate tristi su qualcun altro. L’ultima figura di m***a riguarda la prima premier donna della storia della repubblica. Nessuno di quei partiti che si riempiono la bocca di femminismo, pari opportunità, promozione dell’uguaglianza, aveva mai pensato di candidare una donna come potenziale premier. Candidare dico, che vincere è ancora un’altra cosa. OK, c’era la Bonino, ma le sue erano candidature finte, già sapeva che con il suo zero virgola doveva apparentarsi con qualcuno di potente solo per essere eletta. Senza nulla togliere alla caratura di Bonino, un bel po’ superiore a tutti gli altri. Ora che la prima premier donna è entrata a Palazzo Chigi il panico si diffonde a sinistra. Che dire? Ci pensano gli intellettuali al servizio del pensiero progressista, quelli che grazie alla politica riescono a strappare lucrosi contratti ai media mainstream o all’editoria, un Saviano a caso per esempio. Quello che ho sentito in questi giorni fa rizzare i capelli in testa a un calvo. Meloni sarebbe la donna espressa dalla politica patriarcale. Meloni è una donna che fa politica per gli uomini, e basta. Tra breve ci suggeriranno che Meloni non è una vera donna, perché a destra le donne non esistono… perché a destra le donne sono discriminate. Salvo guidare le coalizioni. È brutto perdere le elezioni, certo. Peggio vedersi doppiati anche in quelli che si ritenevano i propri principi che solo loro rappresentavano. Perdere con dignità è addirittura un’utopia. Come fare un’analisi oggettiva su chi rappresenta oggi questa sinistra che siede in parlamento e scrive sui giornali. Certo ci sono le macchiette che si presentano in parlamento con gli stivali da lavoro ma macchiette, appunto, sono. Tutti gli altri continuano a suonarsi e cantarsi le lodi della loro presunta superiorità morale, cazzo quelli sono dei fascisti!!! Non si accorgono che gli elettori non li votano più. Per fortuna non li votano più.